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Lampedusa: le parole della Comunità Eritrea in Italia

Marilena Dolce
08/10/13
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© Raimoq

 

Eritrea Live riceve e pubblica l’appello della Comunità Eritrea Italiana che chiede ai media chiarezza su quanto accaduto.

Noi eritrei residenti in Italia nell’esprimere profondo cordoglio per l’incidente accaduto il 3 ottobre scorso nel mare di Lampedusa dove, tragicamente, hanno perso la vita nostri connazionali e altri fratelli africani, sosteniamo fermamente che una delle cause principali del fenomeno dell’immigrazione e della conseguente morte di molti nostri giovani è la mancata attuazione dell’accordo di Algeri del 2002 sui confini firmato fra Etiopia ed Eritrea, sottoscritto come testimoni e garanti dalla Comunità Europea e dall’Unione Africana in primis, così come espresso in via definitiva e immodificabile da una Commissione di arbitrato internazionale in deroga alla quale il governo etiopico ha imposto una situazione di non pace non guerra nei confronti dell’Eritrea occupando militarmente parte del suo territorio sovrano.

Condanniamo altresì fermamente l’azione di tutte le forze esterne che si organizzano per incoraggiare i giovani eritrei a lasciare il proprio Paese, incitandoli a non partecipare alla sua difesa e ai suoi programmi di sviluppo, con la complicità di pochi eritrei che, per il loro tornaconto economico, partecipano a questo traffico di morte, chiediamo perciò, risolutamente, di fermare la loro malvagità.

Condanniamo tutti coloro che ignorando, volutamente,  le vere ragioni del fenomeno cercano di sfruttare questa tragica situazione per realizzare i loro deviati scopi politici.

Marilena Dolce

Marilena Dolce, giornalista. Da circa dieci anni viaggio verso il Corno d'Africa e da altrettanti scrivo ciò che vedo. Soprattutto per Eritrea ed Etiopia ma non solo. Dal 2012 scrivo per EritreaLive, notizie e racconti in diretta dall'Eritrea. Perchè per capire il mondo bisogna uscire dal proprio quartiere, anche solo leggendo.

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